Le due figure che promossero questo rinnovamento del sistema scolastico furono N.F.S. Grundtvig (1783-8172), un teologo, poeta e linguista, e Christen Kold (1816-70), un educatore. Entrambi si battevano per l’educazione delle classi più povere e già pensavano che la scuola di allora impartisse “informazioni morte”. Grazie ad essi, quando nel 1855 il parlamento danese approvò la legge che determinava che tutti i bambini dovessero ricevere un educazione, non fu specificato che questo dovesse avvenire in una scuola (già allora molti genitori già educavano i loro bambini a casa nel modo che ritenevano più opportuno). La prima scuola libera fu aperta nel 1852 e negli anni seguenti molte altre ne vennero fondate.
Le friskoler (scuole libere)
Il sistema dell’istruzione danese si basa ancora oggi sul principio dell’obbligatorietà dell’educazione e non su quello della obbligatorietà della scolarizzazione. Questo significa che i genitori sono responsabili dell’educazione dei figli ma sono liberi di scegliere come impartirla: se in casa, in una scuola pubblica o in una scuola libera (fiskoler). I genitori hanno così il diritto di fondare una scuola libera basata sui principi che credono più giusti.
Per ricevere i sussidi dallo Stato, le scuole libere devono garantire che l’educazione impartita sia buona almeno quanto quella delle scuole pubbliche. Per questo esistono le supervisioni e le valutazioni del loro operato.
Tutti i genitori sono quindi coinvolti attivamente nelle attività scolastiche, contribuendo anche alla manutenzione e alla pulizia della scuola.
Le Efterskoler
In Danimarca esiste da 130 anni una scuola speciale, chiamata Efterskole, che viene frequentata su base volontaria dai ragazzi al termine del nono anno della scuola o durante la frequenza della scuola superiore (ma senza perdere l’anno); ha la durata di un anno ed è residenziale.
Sono molto costose (ha uno status misto pubblico\privato: lo Stato la finanzia parzialmente) ma egualmente più di un terzo dei ragazzi le frequenta perché viene considerata una esperienza molto formativa e quindi molte famiglie sono disposte a fare dei sacrifici per offrire questa opportunità ai figli (alcune famiglie aprono un conto apposito quando i figli nascono per poterli iscrivere poi ad una Efterskole). I ragazzi vivono per la prima volta da soli e assieme ad altri adulti che non siano la loro famiglia, diventano molto più maturi e consapevoli di sé, e questo si vede dal migliore rendimento che hanno poi quando riprendono la scuola superiore.
Le ´Folkehøjskole´ o scuole popolari per adulti
Le ´Folkehøjskole´ sono, come le Efterskole, una tradizione solo danese: sono una specie di collegio dove si vive in comunità e in cui si pratica l’educazione non formale. Ogni cittadino danese maggiore di 18 anni può decidere di frequentarla per un periodo più o meno breve. Esse hanno lo scopo di diffondere una miglior qualità della vita ed i principi della educazione alla cittadinanza ed al bene comune. Non sono richiesti titoli di studio ne vi sono esami da sostenere.
L’Accademia per l’insegnamento nelle scuole libere: la Den Frie Lærerskole
Questa accademia è il corrispettivo delle facoltà di pedagogia delle nostre Università e ha lo scopo di formare i futuri insegnanti delle scuole libere. E’ basata, come le free schools, sulle stesse caratteristiche di totale autonomia e libertà organizzativa. Non prevede esami, ne finali ne intermedi e durante il periodo di frequenza gli studenti devono fare dei periodi di pratica diretta dell’insegnamento in altre scuole.
Gli aspetti quindi che più differenziano il sistema scolastico danese possono così essere sintetizzati:
Una conoscenza non superficiale di un sistema scolastico così radicalmente lontano dal nostro, anche se a noi prossimo geograficamente e culturalmente, potrebbe aiutare a guadagnare uno sguardo più distaccato e magari più libero nei confronti delle caratteristiche che costituiscono le premesse ‘naturali’ della scuola come la si intende comunemente.
Questi gli aspetti su cui sarebbe auspicabile iniziare a riflettere.
– una domanda di fondo, che in qualche modo le include tutte: come mai siamo tutti disposti ad ammettere che si apprende veramente solo se si è motivati a farlo e poi non facciamo nulla per comportarci di conseguenza, adottando strutture, metodi e forme organizzative che sono palesemente contrarie alle intenzioni? E, di conseguenza, il sospetto che il vero intento dell’istituzione scolastica non sia quello di ‘istruire’, ma di conservare una struttura di potere autoritaria che mira ad ‘educare’ a vivere in una società gerarchizzata senza lasciare spazio per lo sviluppo dell’autonomia di pensiero e di azione.
Siti di riferimento:
www.danishfolkhighschools.com
www.efterskole.dk
www.friskoler.dk
di Andrea Sola – Redattore del sito www.educareallaliberta.org dedicato a raccogliere materiali e testimonianze italiane ed internazionali sulle pratiche educative alternative. E’ animatore del Centro Pandora di Mestre e promuove pratiche artistiche e artigianali e progetti educativi basati sui principi della libertà.