Esperienze in natura per un nuovo modello educativo: è l’ambizione della coop sociale Liberi Sogni che dal 2006 è impegnata nel lecchese e nella bergamasca.
Outdoor education, cioè educazione all’aperto, anche nelle scuole pubbliche, comprese quelle in città. Sì, è possibile, basta volerlo e usare la creatività.
È finita sui giornali la notizia della sospensione da scuola di Giampiero Monaca , maestro di scuola primaria a Serravalle d’Asti.
Un intervento profondo, che ci conduce verso un’altra prospettiva: Christian Mancini, con la collaborazione di Raffaella Cataldo.
Giuseppe Paschetto, già docente di scuola media e da tempo impegnato per nuovi paradigmi educativi: «Dobbiamo sperimentare una scuola “nuova”».
La Rete delle Scuole statali e pubbliche All’Aperto ha messo a punto una serie di consigli e suggerimenti di metodo e pratiche per l’educazione outdoor.
“Anche fuori si impara, la scuola all’aperto (outdoor education)” è il documento pubblicato dall’ufficio scolastico dell’Emilia Romagna.
Approvata legge regionale in Lazio: servizio integrato per l’infanzia 0-6 anni e riconoscimento dell’educazione all’aperto.
«Cosa insegna la scuola che rinuncia al primato della relazione per rispettare la norma del distanziamento?»: intervento di Mancini e Cataldo.
La Rete nazionale delle scuole pubbliche che fanno educazione all’aperto organizza per il 16 giugno il proprio convegno annuale. Aperte le iscrizioni.