Sarà disponibile a breve il documentario “I figli della libertà”, realizzato da Lucio Basadonne, anche regista di “Unlearning”. La storia è quella della figlia Gaia…
Anna Pollio e Lucio Basadonne hanno deciso di fare una scelta per l’educazione della loro figlia Gaia: lasciare la scuola e tentare un approccio più familiare, che rispetti i tempi e gli interessi del bambino. Gaia ora frequenta una progetto di pedagogia libertaria dove viene riconosciuto ai bambini la capacità di decidere come, quando, che cosa e con chi imparare. Niente, voti, niente compiti, niente banchi. Ma se a livello teorico è tutto perfetto, nella pratica i dubbi cominciano ad arrivare. Si riesce davvero ad imparare fuori dagli schemi scolastici?
Il documentario segue il papà Lucio quando mette in discussione la nuova scelta educativa quando si accorge che Gaia si sta “disallineando” dagli altri bambini. Si chiede se diventerà un outsider o una persona felice e realizzata. Per capirlo Lucio si lancia alla ricerca di chi non è andato a scuola per capire cosa ha combinato nella vita e rispondere alla domanda: ma chi cresce libero, infine, diventerà comunque schiavo?
Il documentario segueAnna, tormentata insegnante in aspettativa, che ha messo in discussione la sua vita nel sistema scolastico tradizionale. Se le cose davvero non funzionano, quanto è importante restare nel “sistema scuola” lottando per cambiarla dall’interno? Quanto è giusto educare all’obbedienza? Anna si confronterà con colleghi, esperti e altre mamme prima di decidere come continuare la sua vita.
Il documentario segue la piccola Gaia e i suoi compagni nel loro percorso in cui sono “liberi di imparare”. Accompagneremo Gaia e l’evolversi di questa “piena capacità di scegliere” mentre l’esame di fine anno, e con lui il confronto con il mondo reale, si avvicina.
Il documentario segue l’intera famiglia in un viaggio attraverso altre realtà per scoprire le scelte di chi, come loro, ha deciso di occuparsi in prima persona dell’ istruzione dei propri figli, ognuno con modalità diverse. Ma avere tempo per farlo è una possibilità per ricchi? Con uno stile leggero e irriverente “I figli della libertà” mette in discussione la delega dell’istruzione chiedendosi se la scuola è un sistema di controllo che disciplina e limita la libertà o se è la nostra visione occidentale ed egocentrica, preda di ansie inesistenti, a portarci a una perenne critica del nostro sistema incapaci di accettare che quel sistema siamo anche noi.
GLI AUTORI
Lucio Basadonne e Anna Pollio nel 2015 hanno firmato “Unlearning”: il documentario, premiato in molti festival Europei e proiettato in oltre 110 cinema, mostrava il loro viaggio di sei mesi, senza soldi, alla ricerca di modelli diversi dalla famiglia mononucleare di città: circhi, comuni, ecovillaggi….
Se in Unlearning la famiglia raccontava, da osservatrice, che c’è sempre una possibilità di scelta, ne i Figli della libertà Lucio Anna e Gaia provano sulla loro pelle a ribaltare la propria quotidianità partendo dal modello educativo e condividendo la propria storia con gli spettatori.
IL DOCUMENTARIO
Ognuno delle quattro linee narrative ha un suo stile un suo messaggio. Se la storia di Gaia e della sua esperienza educativa, in cui spesso i bambini si sono filmati fra loro, è raccontata con uno stile molto vicino al free cinema, la parte dell’ indagine di Lucio è un dialogo senza filtri in soggettiva grandangolare, per raccontare l’inquietudine di un padre che ha paura di sbagliare tutto. Diversa la storyline di Anna: il suo approccio (a cui il linguaggio visivo si adegua) è più ponderato e i suoi dubbi sono confronti con insegnanti, psicologi e pediatri, per cercare risposte istituzionali e non relegare il libero apprendimento a “una faccenda da freaks”. Come in Unlearning, l’uso di una Reflex e un piccolo microfono restituisce un linguaggio fresco e senza costruzioni che ben si adegua alla storia da raccontare.
DOVE E COME VEDERE IL FILM
Il film sarà distribuito dal basso, senza intermediari con un progetto di comunicazione in partenza a dicembre 2016. Un crowdfunding dal basso permetterà di supportare il progetto in molti modi: dal download al DVD passando per la presentazione al cinema con 15 proiezione in tutta Italia il 7 Marzo 2017: saranno veri e propri eventi in cui il film sarà accompagnato da una conferenza pubblica per poter discutere e approfondire i temi sfiorati dal film. Fra le città: Genova, Milano, Roma, Ancona, Modena, Torino, Venezia, Padova, Vicenza, Catania, Napoli e Treviso. Tutto questo grazie alla piattaforma Movieday. Il primo film dei registi, Unlearning, sarà uno speciale omaggio per tutti quelli che supporteranno il nuovo progetto. Se si raggiungerà la cifra proposta dal crowdfunding, atta a coprire tutte le spese di produzione de I figli della libertà, il film e i suoi extra (oltre 2 ore di interviste e materiale molto interessante che non sono stati inseriti nel final cut) saranno di libera consultazione. Il pubblico che partecipa al finanziamento del documentario sarà quindi, oltre che produttore, fautore della “liberazione” del film e dei suoi contenuti che saranno così di pubblico dominio e terreno di confronto sul tema educazione. Per restare informato sul progetto clicca qui