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Scuola parentale: mix di saperi

Pubblicato il 25 giugno 2019 0

Pensiero e sapere pedagogico insieme a competenza legale: un mix prezioso per chi oggi vuole intraprendere la scelta della scuola parentale.

Ed è proprio questo mix che ha caratterizzato il workshop tenutosi lo scorso 21 giugno, promosso da “Tutta un’altra scuola” e Terra Nuova, alla presenza della pedagogista Cecilia Fazioli e dell’avvocato Gabriele Bordoni.

Partecipanti soddisfatti e ottimi riscontri, grazie appunto alla formula azzeccata du abbinare insieme nella proposta formativa e informativa il pensiero e il sapere pedagogico, integrato e sostenuto dall’esperienza concreta maturata da Cecilia Fazioli in quanto già co-fondatrice di una scuola parentale, e le competenze legali di grande spessore portate dall’avvocato Bordoni.

«Non si può pensare la gestione di un’esperienza educativa, quali appunto sono le realtà parentali, senza praticare una buona ed efficace presa in carico degli aspetti educativi intrecciati con quelli di natura giurisprudenziale – spiega Fazioli – Durante il workshop si sono affrontati svariati argomenti pedagogici sempre coniugati alle azioni legali necessarie. Per esempio le scelte delle polizze assicurative che non sono disgiunte da scelte pedagogiche che danno identità al progetto stesso».

Interessante soprattutto sono stati i riferimenti di legge che l’avvocato Bordoni ha consegnato in modo preciso ai partecipanti per praticare una scelta sicura e soprattutto alla luce del sole.

Daria, una partecipante, ha commentato: “Il workshop mi è stato molto utile sotto vari aspetti: in primo luogo perché mi ha chiarito quali siano i primi passi fondamentali da mettere in atto per partire nel modo migliore con questo tipo di progetti, per poter gestire il gruppo e per mettere al centro il bambino e quindi l’aspetto pedagogico. Poi perché mi ha chiarito molti aspetti legali su cui avevamo tantissimi dubbi e anche tante paure, e su cui non eravamo riuscite a fare chiarezza pur essendoci rivolte a diversi esperti, i quali però ci avevano dato anche risposte contrastanti tra loro. La sicurezza e la chiarezza di un avvocato era quello che stavamo cercando, muovendoci in un campo così nuovo e sul quale i riferimenti normativi sono ancora pochi. Infine, ma non ultimo per importanza, è stato utilissimo per poter incontrare altre realtà, vicine e lontane, con cui creare rete e confrontarsi anche in futuro ed eventualmente per sostenersi a vicenda in caso di dubbi e/o difficoltà”.

Niccolò, un altro partecipante, ha detto: “Sicuramente è il corso perfetto per tutti coloro che vogliano  sentirsi tutelati e garantiti nelle fondamenta di una scuola parentale, utile per uscire allo scoperto e pubblicamente per un lavoro di cui poter essere fieri, con il corso si prende atto che sono esperienze  legalmente possibili e tutelate e che quando esiste precisione  e sicurezza si è inattaccabili. Insomma il corso giusto per finalmente camminare a testa alta, ottimo spunto di critica e riflessione per chi approccia alla questione con molta leggerezza”.

“L’aver partecipato alla giornata di formazione mi è stata molto utile, posso confermare che il confronto sia con una pedagogista che un avvocato è stato davvero necessario. Ho imparato alcune cose che mi hanno suscitato curiosità e interesse nei confronti di temi che non conoscevo. Per quanto riguarda la parte legale, al termine dell’incontro avevo degli strumenti maggiori e più chiari per espletare tutte le pratiche”.

“L’incontro per me è stata una guida e personalmente mi ha fatto piacere vedere come anche altre persone che credono in quello che fanno, lo vogliono fare alla luce del sole, legalmente e cercando di migliorarsi e di mettersi in discussione”, così afferma Stefania, altra partecipante.

Cyntia ha aggiunto: “Grazie a questo corso, per la prima volta ho potuto conoscere tante persone che, come me, sono disposte a lavorare sodo per realizzare il loro desiderio di regalare un’educazione più rispettosa e umana per i bambini. Fare rete è una delle premesse più importanti per chi vuole realizzare il proprio progetto di scuola parentale. Ci permette di non sentirci soli nei momenti di sfida e difficoltà, concede d’imparare dagli altri, e di donare a qualcuno ciò che noi abbiamo imparato.  Un altro punto chiave dell’incontro è stata l’opportunità di conoscere tante esperienze pratiche di scuole parentali di diverse parti d’Italia e poter ascoltare racconti sulle sfide che stanno affrontando e su come hanno fatto a superare gli ostacoli che si sono presentati nella loro strada fin’ora».

Silvia ha commentato: “Mi sono sentita parte di un gruppo. Ho potuto constatare che le mie idee non sono visionarie e vedere tante persone mettersi in gioco per cambiare un po’ le cose mi fa sentire meno sola e mi da energia per proseguire in questo percorso. Avevo molti dubbi, soprattutto a livello legale e fiscale e sono stati chiariti, ciò mi ha dato più sicurezza e tolto un po’ di paura. Sarebbe bello vedersi periodicamente, per ulteriori confronti”.

«Le testimonianze indicano che la strada da percorrere è quella della correttezza, della consapevolezza e dell’informazione e formazione – aggiunge Fazioli – Andare nella direzione di qualificare sempre più le scuole parentali necessita di essere un obiettivo sentito dalla maggioranza per evitare che la superficialità e l’improvvisazione diventino ostacolo per tutti coloro che con impegno e serietà contribuiscono al miglioramento della formazione dei bambini, delle loro famiglie e quindi della comunità».

Sono in preparazione altri incontri sul tema per il prossimo autunno.

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