È a Terracina, in provincia di Latina, l’istituto Comprensivo Milani che si è aggiudicato la Bandiera Verde “Eco-school” diventando Scuola Rifiuti Zero.
Questi importanti traguardi, che testimoniano un’attenzione per l’ambiente da parte degli alunni e del personale scolastico, sono stati possibili anche grazie ai cittadini sensibili al tema rifiuti e a una politica ecologica da parte del comune, delle associazioni locali e del Comitato Rifiuti Zero di Terracina. «Con l’avvio della raccolta differenziata porta a porta dal 2014 – spiega Marina Mobilio del Comitato Rifiuti Zero – l’impegno del Comune ad aderire alla lista dei Comuni Italiani Rifiuti Zero di Zero Waste Italy a gennaio 2015, abbiamo raggiunto nel 2016 il 73,07 % di raccolta differenziata (dati ISPRA), partendo dal 7,5% nel 2013, attestandoci al primo posto nel Lazio tra le cittadine al di sopra dei 30.000 abitanti, con una riduzione dei Rifiuti del 31% e una riduzione dell’Indifferenziato dell’80%. Questi risultati soddisfacenti li abbiamo raggiunti anche grazie al quotidiano lavoro negli Istituti Scolastici del nostro Comune. Dall’anno scolastico 2015-16 è partita in ogni Scuola dalle Elementari alle Superiori una Campagna di sensibilizzazione sulla Strategia Rifiuti Zero del prof. Paul Connett, scienziato statunitense, presidente di Zero Waste International, che con i suoi 10 Passi e le 4 R (Riduci, Riusa, Ricicla, Riprogetta) sta portando avanti a livello planetario una vera e propria “rivoluzione degli stili di vita” per la Salute nostra e della Terra».
Poiché dal 2015 Terracina è diventato un comune Bandiera Blu (1), le scuole negli anni hanno potuto chiedere la certificazione “Eco-school”, rilasciata dalla FEE, Foundation for Environmental Education, nell’ambito di un progetto che intende promuovere la sostenibilità attraverso l’educazione ambientale e la gestione ecologica dell’edificio scolastico La scuola media dell’istituto Milani è diventata anche Scuola Rifiuti Zero, impegnandosi concretamente con le 4 R della Strategia Rifiuti Zero. “ll riciclo – spiega Filomena Compagno insegnate, referente ecologica e rappresentante Rifiuti Zero della scuola, nonché componente scuola dell’Osservatorio comunale verso Rifiuti Zero di Terracina – avviene attraverso la raccolta differenziata gestita attraverso la nomina di due responsabili in ogni classe della Scuola Media mentre nei plessi dell’Infanzia e della Primaria avviene sotto la guida delle maestre. La riduzione, invece, avviene con la campagna per la riduzione di plastica grazie all’uso di borracce al posto delle bottigliette di plastica usa e getta, di stoviglie compostabili e detersivi sfusi e alla limitazione della carta con la cosiddetta dematerializzazione, ossia la sostituzione di registri, circolari e avvisi vari mediante la digitalizzazione e l’abbattimento dei consumi con un uso saggio di luce, acqua e gas. Il riuso è possibile con l’uso delle borracce, con i mercatini del baratto del libro e del giocattolo. La riprogettazione, invece, è attuata con lavori artistici che possano dare una seconda vita agli oggetti , come per esempio i barattoli della marmellata a Natale sono diventati dei portacandele».
Per proseguire sulla strada della sensibilizzazione sono stati inoltre organizzati dei corsi Rifiuti Zero tenuti da gli attivisti del Comitato Rifiuti Zero di Terracina principalmente a studenti, ma anche a genitori e docenti. L’istituto ha anche partecipato a eventi ecologici come la SERR, Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, la SEMS Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, Let’s Clean Up Europe! e l’Eco-nuotata con Enzo Favoino, esperto scientifico di Zero Waste Europe. Oltre a Borracciamola, la campagna per l’uso delle borracce al posto delle bottiglie di plastica, a Rilibriamoci mercatino del baratto del libro e Giocattolando scambio di giocattoli usati, sono stati trasmessi film o documentari sull’ambiente e consigliate letture di libri come Non bruciamo il futuro di Rossano Ercolini, premio Nobel per l’Ecologia e presidente di Zero Waste Italy e Europe. Dal punto di vista didattico sono state ideate unità di apprendimento sull’ecologia anche nelle lingue straniere studiate a scuola.
«Gli alunni si sono mostrati entusiasti – aggiunge Filomena Compagno – anche se non è sempre facile il loro coordinamento. Vederli così partecipi al rispetto dell’ambiente ci incoraggia molto. Sostanzialmente anche i docenti collaborano, ma vorrei che il loro esempio pratico fosse più tangibile a scuola. Mi riferisco, ad esempio, a un uso maggiore di borracce al posto delle bottigliette d’acqua in plastica e a un uso più moderato dell’auto per venire a scuola. Su questo punto c’è ancora da lavorare molto anche per gli studenti e le loro famiglie».
E’ possibile consultare la pagina Facebook “Scuole Verso Rifiuti Zero” , realizzata da Raffaele Mauro, referente regionale Zero Waste Italy, che raccoglie le iniziative eco-virtuose delle scuole italiane.
(1) L’obiettivo principale del Programma Bandiera Blu, è quello di promuovere nei Comuni rivieraschi una conduzione sostenibile del territorio attraverso una serie di indicazioni che mettono alla base delle scelte politiche, l’attenzione e la cura per l’ambiente.
di Isabella Wilczewski