Artademia, la non-scuola per adolescenti che sta riscuotendo grande successo a Milano, apre anche alla fascia di età 10-13 anni.
Artademia ha iniziato la sua attività a Milano per i cosiddetti NEET, i giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano e che soprattutto con la scuola hanno avuto una pessima esperienza e se ne sono allontanati. Ora, dopo un grande riscontro ottenuto in questi anni di lavoro, l’ideatrice di Artademia, Silvia Pagani, ha deciso di aprire le iscrizioni anche alla fascia di età dai 10 ai 13 anni. L’abbiamo intervistata.
Come mai avete deciso di ampliare la proposta educativa alla fascia 10-13 anni?
In realtà era già nei nostri progetti, anche se pensavamo di accoglierli tra qualche anno. Nell’ultimo periodo però si sono moltiplicate le richieste e ci siamo resi conto che in questa fascia d’età sono ancora più schiacciati dalla proposta scolastica tradizionale. Se aggiungiamo che si tratta di ragazzi che, ancor più degli adolescenti, vivono un momento di vita fondamentale per la costruzione dell’identità , in cui il giudizio degli adulti, soprattutto relativo alle competenze ed agli strumenti relazionali, è fondamentale, non potevamo aspettare oltre.
Che tipo di proposta educativa avanzate alle famiglie e ai ragazzini?
La proposta è simile a quella base. Tante esperienze realmente vissute in prima persona. Sono ragazzi molto profondi che non si fanno prendere in giro dalle finte esperienze! Se una cosa proponiamo di farla, significa che la fanno veramente, dall’inizio alla fine. E poi assaggi di diversi argomenti, da quelli curriculari ai più insoliti, tanto movimento e la maggior parte del tempo trascorso all’aperto, nel verde, con gli animali, con il freddo e con il sole. Per loro l’approccio sarà ancora più familiare.
Siccome questa fascia d’età, come quella che dai 14 va ai 16, rientra ancora nell’obbligo scolastico, come superate le problematiche legate al riconoscimento del curriculum formativo e scolastico?
Per il momento siamo in attesa di capire come finirà la storia dell’esame annuale anche per chi non frequenta la scuola tradizionale. Sono fiduciosa che prima dell’anno prossimo si troverà una soluzione per cui potranno continuare come era fino adesso, e cioè a dover sostenere un esame solo nel momento in cui volessero rientrare nel percorso tradizionale. In ogni caso, se dovesse restare la richiesta d’esame, accompagneremo i ragazzi e li prepareremo per le materie richieste, senza però stravolgere il nostro metodo.
Che validità hanno gli anni trascorsi ad Artademia per i ragazzi ancora in età di obbligo scolastico?
Abbiamo accordi con scuole tradizionali che ci conoscono, ci seguono da tempo e con cui collaboriamo, per permettere in qualunque momento ad uno studente Artademico, il passaggio alla classe corrispondente di una scuola tradizionale.
Che genere di disagi osservate in riferimento alla scuola statale convenzionale nei ragazzini che si rivolgono a voi?
Prevalentemente i ragazzini non si sentono visti e ascoltati. Sono sempre i miei amati ‘senza pelle’ che si sentono invasi dai rumori, gli stimoli, il caos, oppure che hanno già imparato a reagire chiudendosi e spegnendosi, oppure scontrandosi col mondo, soprattutto adulto. Arrivano che hanno perso i colori. Faticano a trovare un senso in ciò che fanno e si sentono spesso mortificati dal fatto che quello che a loro viene bene ( spesso sono lavori creativi, intuitivi…particolari) non essendo tra le cose richieste, non ha nessun valore. Se l’adulto non rinforza una dote, insieme al valore per le loro opere, perdono il senso del valore proprio. Questo rischia di preparare un futuro di adulti depressi e arrabbiati.
Dal 2017 Artademia ha avviato anche corsi di formazione per educatori e docenti (gli abbonati a Terra Nuova hanno un 10% di sconto sulla quota di iscrizione).