Alla scuola nel bosco di Altavilla Vicentina si impara con l’esperienza diretta: i bambini dai 3 ai 6 anni hanno a disposizione tanta natura e… il metodo danese.
A parlarci dell’asilo nel bosco di Altavilla Vicentina sono due dei promotori-coordinatori, Michela Borgo e Giorgio De Battistini.
Cosa vi ha spinto a realizzare questo tipo di proposta educativa e da chi è formato il vostro gruppo?
La Scuola nel bosco di Altavilla è nata dal desiderio di una mamma di dare ai propri figli la possibilità di vivere un’educazione all’aperto. L’apertura vera e propria della scuola – giugno 2016 – è avvenuta dopo più di un anno di incontri volti ad approfondire la pedagogia del bosco e a formare lo staff. Il nostro gruppo è costituito da 4 figure con molteplici e decennali esperienze di lavoro con i bambini: Michela, educatrice formatasi alla filosofia educativa del “Reggio children”, doula, apicoltrice; Elisa, esperta in educazione ambientale, nella filosofia dell’apprendimento
esperienziale ed emozionale nella natura; Giacomo, tree-climber ed educatore in punta d’albero, nella natura per far emergere dalle radici valori, sentimenti, emozioni; Giorgio, musicoterapeuta, filosofo di formazione, allievo instancabile della scuola della vita. Da gennaio 2018 portiamo avanti le nostre attività nel bosco attraverso la Canalescuola, cooperativa con sede a Bolzano nata per sostenere l’innovazione nell’educazione e unica realtà italiana che riunisce una rete di scuole nel bosco nel nord Italia, favorendo il confronto, la formazione reciproca e lo scambio di esperienze.
Su quali approcci metodologici e pedagogici vi basate?
Il nostro progetto fa riferimento al filone educativo inaugurato oltre 60 anni fa in Danimarca da Ella Flatau, che inaugurò la prima scuola nel bosco mossa dalla convinzione che la vita a contatto con la natura rivesta un’importanza centrale sia sul piano educativo sia su quello più ampio della qualità della vita. I nuclei cardine intorno a cui ruota il nostro approccio possono essere così riassunti: apprendimento per scoperta, che vede il bambino protagonista e indagatore del mondo che lo circonda; una forma di apprendimento attivo, che parte dal porre domande, problemi, scenari, dove l’educatore è colui che facilita un processo, senza dare risposte; gioco libero e non strutturato, ovvero le attività sono scelte e portate avanti dai bambini in base ai loro interessi e ai loro bisogni in quello particolare momento, sulla base dei temi intorno a cui vogliono mettersi in gioco (siano essi motori, relazionali, emotivi, etc..); l’enfasi sullo sviluppo emotivo e relazionale dei bambini e, in particolar modo, sull’empatia e il rispetto verso qualsiasi forma di vita.
Pensate che questo tipo di proposta educativa possa rappresentare una valida alternativa a quella convenzionale attuale e se sì come poter avvicinarvi anche fasce di età che vanno oltre gli anni dell’infanzia?
In generale, la Scuola nel bosco si inserisce nel filone delle scuole libertarie e democratiche, che partono dalla convinzione che il bambino sia pienamente capace di scegliere, riconoscendogli la possibilità di sperimentare nei propri tempi e modi le conseguenze delle proprie scelte e la relativa assunzione di responsabilità. Inoltre, diciamo spesso che non è il bambino ad iscriversi alla Scuola nel bosco, bensì l’intera famiglia: è necessario, infatti, che la motivazione che guida i genitori ad una scelta di outdoor education sia basata su una piena adesione ai principi pedagogici.
E’ importante, infine, sottolineare che crediamo molto nella costruzione di un rapporto di proficua collaborazione con le scuole pubbliche limitrofe, nell’ottica di una sensibilizzazione rispetto ai benefici dello stare e apprendere all’aperto.
A chi si apre la vostra scuola? Quali fasce di età accoglierete e come organizzate le vostre attività?
La nostra Scuola è aperta ai bambini dai 3 ai 6 anni. Prima dell’iscrizione, svolgiamo dei colloqui conoscitivi con le famiglie volte a conoscere i bambini e i genitori e a comprendere le motivazioni che li spingono a sposare il nostro progetto educativo.
Tenendo conto di quanto detto sopra, non organizziamo attività, in quanto queste nascono dalle proposte avanzate dai bambini – e sono sempre tantissime – in occasione del cerchio del fuoco, momento rituale attraverso cui iniziamo la giornata dando ai bambini la possibilità di raccontare qualcosa di sé e, appunto, di fare delle proposte per quella giornata. Al centro del lavoro di noi educatori si ritrovano l’osservazione dei bambini, l’ascolto di quanto dicono e la costante cura volta a favorire i cicli di attenzione e i processi avviati dai bambini, così che ogni esperienza, gioco, imprevisto diventi occasione di apprendimento.
La scuola si trova presso B&B “Le Vallesse” | in Via Firenze 131 | Altavilla Vicentina | Vicenza